Il campo di Renicci



Estate 1943, colonna di prigionieri sloveni in marcia verso il campo. (Raccolta B. Cuccardini).


I prigionieri giungevano a Renicci dai campi di Arbe (Rab), un’isola a sud di Fiume nel golfo del Quarnaro (Carnaro), di Gonars (Udine) e di Chiesanuova (Padova).

Giunti alla stazione di Anghiari, venivano incolonnati e condotti a piedi per 4 chilometri e mezzo fino al campo.

Il primo arrivo a Renicci è del 10 ottobre 1942. A metà dicembre i prigionieri erano già 3.884, sorvegliati da 450 uomini fra militari e carabinieri.

 

Il campo aveva funzione di carcere. Gli uomini, in gran parte sloveni della "Provincia di Lubiana", erano in attesa di sentenza. Quando questa veniva comunicata al comando, i prigionieri interessati erano ricondotti in Slovenia.

 
C’era quindi un continuo via vai di prigionieri, per cui risulta difficile stabilire quanti uomini siano passati da Renicci. Una stima attendibile parla di circa 10.000 internati in 11 mesi di vita del campo.
Cartina dell’Istria nel 1925. L’isola di Arbe (Rab) è evidenziata con un cerchio. (da Daniele Finzi, Fra verità e ricordi. Il campo di concentramento per internati civili n. 97 di Renicci-Anghiari, Anghiari, Itea Editrice, 1998.)

La stazione di Anghiari negli anni ‘30.


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